Stelle del gusto. Potrebbe essere questo il titolo per descrivere i protagonisti dell’ultimo “Tarallucci e vino”. L’AperiSpettacolo a cura di “Ritratti di Territorio”per la ventunesima edizione di “Scenari pagani” ha lasciato esterrefatto il pubblico intervenuto per assistente all’esibizione di Moni Ovadia in “Cabaret Yiddish”, premiato per i suoi meriti artistici e culturali dal Comune di Pagani.
Giovedì scorso, all’Auditorium Sant’Alfonso Maria De Liguori, si è avuta la sensazione di assistere a qualcosa di magico.
Sì, proprio così. D’altronde, se metti insieme artigiani, chef, produttori che hanno a cuore la propria terra e cercano di promuoverla appassionatamente quando c’è l’opportunità, è questo ciò che accade.
Protagonisti del preludio, che ha intrattenuto il pubblico nel foyer, tre territori.
Ognuno si è presentato in modo originale e unico.
Per l’Agro Nocerino-Sarnese, c’erano gli amici storici della manifestazione come gli OstiNati Mafalfa Amabile e Gerardo Figliolia dell’Osteria “La Pignata” di Bracigliano e la calda zuppa di legumi;
i vini dell’Azienda Vinicola Santacosta del winemaker Giuseppe Pagano da sempre al fianco di “Tarallucci e vino”;
Alfonso Pepe che, come tradizione, ha fatto volare le sue prime colombe per inaugurare la Pasqua 2018;
al suo debutto, inoltre, una nuova realtà, “Bufalo Re”, fresco di apertura al primo piano del Centro Commerciale Pegaso di Pagani, che con Giovanni Petrone si è presentato con una selezione di carni di bufalo;
il laboratorio gluten free di Nocera Inferiore, “Il mondo senza glutine” con la pastiera rivisitata al grano saraceno.
Per i Monti Lattari, invece, c’era Massimiliano Malafronte con i suoi taralli e tutta la varietà di pani, casatiello incluso, che creano dipendenza;
Maurizio Di Ruocco di “Villa Zaira” a Gragnano, in compagnia dello chef Luigi Di Martino, che si è esibito in una tartare di marchigiana su uovo di quaglia;
il mago dei salumi, Gino Donnarumma, direttamente dalla “Macelleria Maggiore” di Pimonte;
la giovane Elisa Somma, con la mamma Speranza Palummo, anima e corpo di “Joia”, sempre a Pimonte, con i suoi panini impressi nel cuore nella variante con parmigiana e con braciola e la storica girella.
Per il Vesuvio, l’alchimista più invidiata e più imitata di tutti, Luisa Matarese. Con le essenze alcooliche Alma De Lux ha incantato ancora una volta per le sue storiche creazioni come i liquori al peperoncino e al piennolo o gli ultimi nati come “exotic”.
Al di là delle golosità proposte quello che più affascina di questi incontri è il clima che si instaura tra i diversi creatori di gioielli gustosi che diventano l’uno parte dell’altro abbattendo tutte le distinzioni.