di Maria Pepe
Rieccoci , pochi giorni e sarà ancora una volta “Ritratti di territorio”…
E saranno quattro. Noi “Ritrattisti” riaccenderemo i riflettori sul territorio e come sempre lo faremo alla nostra maniera. Tutto è cominciato una sera di settembre dell’ormai lontano, ma vicino nella memoria, 2014. Ritratti fa il suo ingresso nel panorama campano e non solo, tra l’incredulo stupore della gente. Tutti, nessuno escluso, pensavano, in quella sera di fine estate, di ritrovarsi a sorseggiare ottimo spumante e spiluccare raffinati finger food per festeggiare Nunzia Gargano che spegneva 20 candeline giornalistiche dopo “20 anni di cronache, racconti e immagini”.
Una festa di compleanno per una professione intesa ancora nella sua vera essenza, fatta di coraggio, libertà e amore per la verità, una professione che meglio di tutto e tutti descrive Nunzia. Un party, di buon gusto, ma un party: ecco quello che i numerosi curiosi si aspettavano. E invece, varcata la soglia dell’incantato Bagatto, un premio culturale di tutto rispetto che omaggia chi, come Nunzia e noi altri del team, crede nel proprio posto, nelle proprie radici, nella propria identità.
Grandi nomi dello spettacolo, della cultura, della moda, dello sport e di tutto quanto è conoscenza. Nino Buonocore, Nunzia Schiano, Gianni Maddaloni, Pinella Passaro solo alcuni dei “Ritratti” presenti. Un manifesto il nostro che con leggerezza imbastisce e fortifica virtuose realtà rigorosamente campane, rigorosamente “resistenti ed emergenti” #ritratti15, una premiazione che scorre piacevole sotto la brillante presentazione di Giuseppe Candela, le gradevoli e armoniose note dei The gentleman e intermezzi teatrali sino a giungere all’ultima parte che premia il food, le stelle che realmente brillano nel panorama nostrano, Luciano e Nando Bifulco con le loro rispettive Braceria e bifburger.
Candela passa il testimone a Nunzia e lei, con i suoi chef e ristoratori, dal premio passa ai giri di valzer culinari che animano la seconda parte della sera.
Questo è ritratti, questo è il volto pubblico del territorio che lascia però intravedere il suo volto privato, lo fa a cominciare dai claim che anno dopo anno aggiungono un tassello, anno dopo anno aprono e descrivono l’evento al popolo di ritratti che dopo “20 anni di cronache, racconti, immagini” diventano “resistenti ed emergenti” perché credono che “Dio è nel particolare” e forti di questo restano “integralisti e sognatori”.
Una dichiarazione d’ amore, un modo gioioso e festoso per dire forte che la scelta giusta è restare, che varrà sempre la pena farlo, che nessun posto è come casa ed è nostro compito renderla migliore. Una scommessa con noi stessi e col mondo, troppo imborghesito per capire, un momento felice fatto di tanti sacrifici felici. Perché si sceglie chi essere e diventare. A mercoledì 13 settembre.
Con affetto e orgoglio di territorio,
Nunzia, Maria, Barbara e Giuseppe.
Ph: Mariana Silvana Dedu e Mariano Lauro