Avete mai sentito il detto secondo cui il calzolaio indossa le peggiori scarpe?
Mi è tornato alla mente nei giorni scorsi a proposito di “Famiglia Principe 1968”, al mio fianco da quando è incominciata l’avventura nel mondo dell’enogastronomia. Stiamo parlando del 2011. Quest’estate, a un certo punto, mi sono resa conto che non scrivevo di loro da molto tempo. Troppo. È vero che, di solito, quando si tratta di amici, è un po’ come scrivere di se stessi, ma non si possono ingnorare i progressi che il lato osteria della struttura di via Santacroce a Nocera Superiore ha compiuto in questi anni.
Grazie alla lungimiranza di mamma Rosanna e di papà Vincenzo e alla passione sfegata di Antonella, principessa dei fritti, e Lorenzo “oste complicato” tanti passi avanti sono stati fatti.
Merito anche di Agostino Scarpa, lo chef, che è continuamente alla ricerca di prodotti e creazioni per interpretare il territorio. D’altronde non si contano più gli anni che sono trascorsi dal suo arrivo qui.
Certo è che questo ragazzo poco più che trentenne sta conquistando apprezzamenti e riconoscimenti in ogni dove, come il “Ritratti Food Award 2016” per la sezione “Chef emergente”.
Così l’8 agosto scorso sono stata a cena da loro. È stata una vera prova d’amore viste le temperature del periodo che superavano i 30 gradi anche di sera e risultava difficile compiere anche i normali gesti quotidiani.
Non mi sono stupita di quanto ho visto e assaggiato. Non avevo dubbi sulla maturità raggiunta da Agostino e sulle capacità in sala di Giovanni Manzo, preparatissimo sulla composizione dei piatti.
Così si incomincia con la limonata
e poi ‘o ‘ntrattien (palla di ricotta su crema di caciocavallo podolico).
A seguire la Caponatina di Nanà quattro, composta da cereali al tonno,
alice selvaggia sul crostino di pane,
gamberi di nassa
seppioline
Interessante la vaso cottura di melanzane dei Caliendo con salsiccione del nonno Ernesto ed Antico pomodoro di Napoli.
Ma Agostino non delude neanche con i primi: ammiscat con primizie del pescatore Liunard e
monograno di fusilli verdiani con zucchine fianesi e guancialino in mantecato di cacioricotta cilentana.
Non vi stupite di trovare pietanze di pesce nell’Agro Nocerino-Sarnese. Lorenzo per l’estate 2017 ha scelto di omaggiare i prodotti del mare.
Anche il secondo è una delizia. L’ombrina con limone, mandorle e provola su specchio di maionese di alici e ciotolina aromatica rivela una buona capacità dello chef di armonizzare ingredienti anche diversi tra di loro.
Non manca il predessert: yogurt di bufala con frutti di bosco.
Giusta la scelta del dolce: lo sfogliato con mandorle e fragoline
è la giusta conclusione di una cena in cui freschezza, qualità, sapore hanno trasformato una degustazione in un evento.
Non c’è da meravigliarsi. Se “Famiglia Principe 1968” ha conquistato il suo posto tra le osterie “Slow Food”, non sarà stato un caso.
Per info
Famiglia Principe 1968 – Via Santacroce 13 – Nocera Superiore (Sa)
Tel. 0815176065
www.famigliaprincipe.it