Oggi vi racconto la storia di una passione e di una resistenza. Quella di Teresa e Gerardo Marrazzo, sorella e fratello, animatori di un’azienda artigianale di conserve vegetali.
L’avventura delle “Conserve Marrazzo” incomincia nel 1977. Papà Carmine, ottavo figlio di una famiglia di coloni, dopo un’esperienza da commerciante ortofrutticolo e fornitore di conservieri, decide di intraprendere a sua volta l’attività, ma con uno sguardo diverso. Incomincia proprio lì, a pochi metri della casa natìa, nella ‘mandria, come recita il toponimo storico, ovvero via Ammaturo.
Da subito attua una scelta di coraggio: rifiutare i premi “Aima” sui quintali trasformati. Follia? No, lungimiranza. Carmine, che apre le porte del suo opificio proprio in quegli anni contro tutti e tutto, ritiene che quelli che al momento sembrano aiuti negli anni distruggeranno il settore.
Come dargli torto!? Il resto è storia.
A lieto fine è il caso di dire. Quando Carmine scompare nel 2009, la sua eredità morale è già stata raccolta. Due dei suoi cinque figli, Teresa e Gerardo appunto, hanno sempre guardato e ammirato quel padre che con passione e dedizione è riuscito a creare un’azienda solida. I figli ormai sono pronti per seguire le orme paterne e, nel 2006, nasce la “Conserve Marrazzo srl”.
Un’altra tappa importante: la delocalizzazione dell’opificio in via Madonna di Fatima, nel 2011.
Sono passati ormai quaranta anni e il marchio “Casa Marrazzo” è diventato ciò che Carmine auspicava: sinonimo di qualità garantita. I prodotti da anni occupano un posto privilegiato nelle dispense dei migliori chef e pizzaioli.
Il 22 luglio scorso si è inaugurata la nuova stagione conserviera. Teresa e Gerardo sono initerrottamente impegnati per seguire i singoli processi della produzione. “Casa Marrazzo”, il cui nome ricorda uno dei quartieri storici di Pagani attorno a cui si è sviluppato il centro cittadino, non ha nulla da nascondere. Non a caso l’ufficio dove mi riceve Teresa ha un’ampia finestra trasparente dove chiunque varca la soglia guarda ciò che accade nel laboratorio.
Nel pieno della lavorazione stagionale, vengono assunti trenta stagionali di cui sei lavorano per tutto il corso dell’anno.
Tre sono le linee di prodotti: i tradizionali (peperoni interi grigliati al naturale; peperoni grigliati a filetti al naturale; peperpezzi; friarielli in olio; broccoli al naturale; pomodoro pelato Napoli; patate novelle; patate a fette; funghi champignon; finocchi al naturale; melanzane, zucchine e carciofi grigliati; corbarini in succo;); i bio (pomodori pelati bio; passata bio; peperoni bio grigliati; ); i raffinati (pomodoro San Marzano Dop dell’Agro Nocerino-Sarnese; CorbaRino; pomo d’Oro; piennolo; spicchiotti; passata di pomodoro fresco; peperoni cornetto, Fri Oil).
Oggi il nome Marrazzo è conosciuto anche fuori d’Italia grazie alle esportazioni in Russia.
Queste sono le storie che meriterebbero l’apertura delle prime pagine, ma chi quotidianamente si impegna per valorizzare i propri luoghi è spesso condannato all’oscurantismo mediatico.
Teresa e Gerardo, cresciuti alla scuola di papà Carmine, sono però più forti e resistono.
Per info
Casa Marrazzo – Artigiani da Sempre
via Madonna di Fatima 34-36
Tel. +39081916128
Fax +39081915253
facebook: Conserve Marrazzo Carmine