Qualche giorno fa sono stata ad Avellino per fare quattro chiacchiere con Carmen Vecchione, la maestra pasticcera, patron di “Dolciarte”. Ha accettato di incontrami nonostante la Pasqua alle porte. In realtà, eravamo amiche via social network da un po’, ma non ci eravamo ancora incontrate dal vivo.
Ci ha pensato la nostra comune amica, Teresa Vitolo, che abbiamo onorato nel giorno del suo cinquantesimo compleanno. Galeotta fu la festa. È sembrato che ci fosse una conoscenza lunga. Altrimenti non avrei preso mai l’iniziativa di telefonare e catapultarmi in pasticceria. D’altronde, io sono una nostalgica e credo ancora molto nell’educazione e nelle buone maniere.
Una telefonata ed eccomi in via Trinità.
È il pomeriggio dell’8 aprile.
Carmen mi accoglie sorridendo, anche se sono giorni impegnativi perché è alle prese con colombe e uova di Pasqua. Ci sediamo. L’aspetto più divertente dell’incontro è che i ruoli si confondono. A un certo punto non si sa più chi intervista chi. Viene fuori una chiacchierata interessantissima dove ci si scambia idee, principi, concezioni del mondo.
Sì perché Carmen che è un’artista, tipica caratteristica di tutti gli artigiani, ha una laurea in Economia che però ha deciso di aggirare. Ha preferito lo scomodo mestiere di pasticcera.
Non è difficile da capire, considerate le sue esperienze che l’hanno portata a lavorare per tanti anni al fianco di Lino Scarallo.
È orgogliosa del suo lavoro. Non ha rinunciato neanche al matrimonio con Carmine e alla messa al mondo di due bambini svegli e in gamba.
È un’ottima padrona di casa Carmen. Mi fa subito assaggiare il dolce per lei più caro, diventato poi anche la torta nuziale, ovvero “sottobosco”, una mousse di pan di Spagna alla pasta di mandorla, cremoso di cioccolato al latte al 30% e mousse di cioccolato bianco con infusione di frutti di bosco essiccati.
Una creazione ricca di personalità.
Ma il negozio e il laboratorio situati nella stessa strada l’uno di fronte all’altro sono pieni di colombe
e uova di Pasqua.
Carmen adora anche il cioccolato. È una resistente a suo modo.
Sempre impegnata nella ricerca di nuove intuizioni. “Dolciarte” è anche una linea di creme spalmabili.
Ha inoltre lanciato un’idea particolare dedicata a chi non ha il tempo di tornare a casa per il pranzo. Stiamo parlando del break-aperitivo con pani artigianali e prodotti di alta qualità.
Fosse per noi continueremmo a chiacchierare ancora per ore, ma il dovere richiama entrambe alla realtà.
Ci lasciamo con l’impegno di rivederci al più presto magari davanti a una pizza con i tanti amici maestri pasticceri.