di Maria Pepe
Educato, simpatico, timidamente estroverso, ricercato, preciso, amante del del particolare che tesse la tela generale. Luigi Cippitelli, il “sarto” della pizza, imbastisce, consolida e perfeziona il suo lavoro certosino. Nella sua sartoria, (metti nome pizzeria), in quel di San Giuseppe Vesuviano, incessantemente continua a sfornare “ricette bozzetti”. Dopo l’estate con l’ interpretazione di un abito prendisole arriva l’inverno.
Un cappello alla francese, fasciante fronte e testa per conferire charme e glamour. Dall’effetto intenso che simpaticamente si smorza con il lembo finale cascante sulla nuca. La trama, a punto lineare, segue una geometria concentrica che vede l’ alternarsi del verde tenue, del marrone e del più chiaro nocciola il tutto esaltato da granelli di scintillio natural beige.
Un accessorio che arricchisce e sdrammatizza anche il più pretenzioso degli outfit, che sia sportivo o super elegante. Il copricapo calza a pennello su tutto proprio come la pizza fritta e al forno con fondo di zucchero di canna, su cui poggiano, galamella bianca, al latte, granella di pistacchi e noci.
Un freddo inverno che diventa dolce e caloroso grazie all’abilità del solito Luigi che, insieme all’inesauribile Marco, fratellino instancabile lavoratore, e a tutti gli altri fondamentali membri del team cuciono e scuciono capolavori di alto gusto “sartorial-culinario”.