Dopo il debutto nella chiesa di Maria Ss.ma Addolorata in Pagani, lo spettacolo che ha segnato la prima di Vincenzo Sabatino alla regia, torna in scena. Questa volta si va presso il suggestivo palazzo De Simone. L’appuntamento è per domenica 1° dicembre, alle 20.30, nell’ambito del ciclo di manifestazioni del “Natale braciglianese 2024-2025”. Ancora una volta, si proverà a ricreare la grande magia che solo il teatro può dare.
“La pausa” è l’ennesimo strumento per rafforzare la sinergia tra Casa Babylon Teatro e Ritratti di territorio, due presidi delle nostre zone. L’evento è stato voluto da LiberaMente, presieduta da Alfonso Sarno, dalla Consulta delle Associazioni di cui è presidente Ivan Saracino e da Gerardo Figliolia, patron dell’osteria “La Pignata” con il patrocinio del comune di Bracigliano.
Vincenzo Sabatino, con il coraggio che solo i 19 anni possono dare, ha messo su questo spettacolo dedicato al padre di “Natale in Casa Cupiello”, a quarant’anni dalla scomparsa del grande drammaturgo avvenuta il 31 ottobre 1984. E rimbombano ancora queste parole, pronunciate il 15 settembre dello stesso anno, a Taormina: “Ma il cuore ha tremato sempre, tutte le sere, tutte le prime rappresentazioni, e l’ho pagato. Anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato”.
Il gelo e i brividi sono due elementi imprescindibili della valigia dell’attore.
Attore di Casa Babylon, sarà accompagnato musicalmente da Giovanni Tommaso Tortora. La direzione artistica sarà affidata Nicolantonio Napoli.
Perché un giovane sceglie di correre il rischio di portare in scena il più grande?
“Ho conosciuto Eduardo a 6 anni, sul divano di casa, ventisette anni dopo la sua morte – spiega il giovane attore – Da allora, la scelta di andare a teatro. Dopo anni di studio, ho trovato il coraggio di creare un piccolo spettacolo con le sue commedie. È stato fondamentale, nel mio percorso, il lavoro realizzato da Fausto Russo Alesi su “Natale in casa Cupiello” e “L’arte della commedia”.
Un momento da non perdere. L’ingresso è gratuito.
Lo spettacolo
Il personaggio in scena, senza nome, abita nelle coscienze di ogni uomo. Ne ha tutte le contraddizioni, ma non è umano, forse lo è stato in passato.
Vincenzo Sabatino affronta per la prima volta le opere di Eduardo De Filippo. È il personaggio che si immerge nelle opere del grande commediografo, dando voce alle emozioni della vita reale che hanno costruito la struttura dello spettacolo. L’intenzione è promuovere una riflessione sulla precarietà dell’uomo nella società moderna, ridotto a un automa che non può permettersi di percepire sentimenti. È il caso di prendersi una pausa, magari davanti a un caffè, per riscoprire le fragilità, i luoghi, i ricordi, le contraddizioni, le radici.
E così sono stati selezionati brani di opere da: “Uomo e galantuomo (1922); “Natale in casa Cupiello” (1931); “Napoli milionaria” (1945); “Occhiali neri” (1945); “Filumena Marturano” (1946); “Questi fantasmi” (1946); “De Pretore Vincenzo” (1957); “Il sindaco del rione Sanità” (1960).
L’attore
19 anni, frequenta il primo anno del corso di laurea in “Lettere moderne” presso l’Università Federico II Napoli. Dall’età di 7 anni, è allievo del laboratorio teatrale “Casa Babylon”. Da sempre si è diviso tra l’impegno scolastico e quello teatrale. Ha partecipato a masterclass con Mario Autore, Mimmo Borrelli, Vincenzo Marra, Luciano Melchionna, Enzo Mirone, Silvio Orlando, Toni Servillo. Nel 2019 ha partecipato con borsa di studio al workshop “L’uso intensivo delle maschere di carattere” nell’ambito del festival “Comedì – I giorni della commedia dell’arte” svoltosi a Napoli. Ha preso parte allo spettacolo Dignità autonome di prostituzione (2023), a due episodi di Casa Surace (2021). Fino al 2023, ha seguito la scuola di cinema della “PM5 Talent Agency”. Inoltre, è stato protagonista di spot pubblicitari per diverse aziende del settore enogastronomico.