Viale Margherita, Sarno. E pensi subito a un giorno. A quel giorno. 5 maggio 1998. Il pensiero, dopo 26 anni, provoca ancora le stesse sensazioni.
Da ieri, al civico 21, è stato lanciato un segnale. Nel quartiere che si snoda in altezza, campeggia l’insegna di “Pappasta. Cucina e pasta contemporanea”. L’idea è di tre giovani entusiasti: una donna e due uomini. Esperanza, Alfonso e Francesco. Il cognome è tutto un programma: Pappacena. Una rassicurazione. Nomen omen.
E di certo chi varcherà la soglia del ristopasta non resterà a stomaco vuoto. Il format è interessante e simpatico, ma sopratutto unico nell’Agro Nocerino-Sarnese. I colori scelti per presentarsi al pubblico sono caldi, vivaci e rassicuranti nello stesso tempo. Noi amiamo le novità quando hanno qualcosa da dire. E ci siamo andati in incognito. Siamo certi di non sbagliarci. Perché Esperanza, Alfonso e Francesco hanno compiuto già un piccolo miracolo: rivitalizzare un luogo, lontano dal centro, ma che da ieri ha una motivazione per essere raggiunto.