La data della sesta edizione di “Ritratti di Territorio” c’è. L’11 settembre prossimo si riaccenderanno i riflettori su uno degli eventi più attesi. Mentre oggi lavoravamo in redazione e pensavamo ai premiati delle edizioni precedenti, è arrivata una notizia che ci ha lasciate esterrefatte, anche se abbiamo le spalle forti e siamo abituate ad aspettarci di tutto.
Il caso ha voluto che al centro della questione ci fosse l’associazione “Ambress’… Am..press”, premiata per i suoi meriti culturali nell’edizione 2018.
Ad aprile scorso, durante i giorni della festa della Madonna delle Galline, entusiasti salutavamo la prossima costituzione del “Museo comunale permanente di storia e tradizioni popolari paganesi” che avrebbe occupato alcuni locali comunali.
Oggi, nel giorno della festa di S. Alfonso Maria De Liguori, abbiamo scoperto che si riparte da zero. Cosa è successo nel frattempo? Ci sono state le elezioni amministrative comunali.
Di seguto la nota diffusa dal “Ambress’… Am..press”, presieduta da Gerardo Ferraioli.
Apprendiamo con rammarico e profonda amarezza la decisione dell’amministrazione Gambino di sospendere la realizzazione del museo comunale permanente di storia e tradizioni popolari paganesi, l’unico progetto con tali scopi tra la parte a nord di Salerno e l’intero hinterland vesuviano.
Mancava solo un ultimo e piccolissimo passo per l’apertura del museo, ovvero la riqualificazione e la messa in sicurezza dei locali di proprietà comunale.
Nei locali individuati per la fase di start up del museo, quelli dell’ex edicola di Palazzo San Carlo a pochissimi metri dall’entrata del Santuario della Madonna delle Galline, sorgerà, invece, la sede della Ge.Set Spa, la società che si occupa del recupero dei tributi.
Un cambio di destinazione che cozza in maniera clamorosa con la visione di crescita e diffusione delle tradizioni popolari paganesi e soprattutto con la tanto sbandierata volontà di ergere i festeggiamenti in onore della Madonna delle Galline, ma anche quelli per Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ad elemento culturale, artistico ed economico della città.
Dal momento della firma della convenzione con l’ente per la gestione degli spazi, avvenuta solamente a metà aprile 2019 dopo un percorso di circa 1 anno caratterizzato da delibere di consiglio comunale approvate da maggioranza e opposizione, delibere di giunta e manifestazioni d’interesse, noi ci siamo mostrati aperti nei confronti di qualsiasi amministratore pubblico, andando oltre a differenze di opinione e di colore pur di far prevalere un unico obiettivo: la patrimonializzazione delle tradizioni popolari paganesi. Uno scopo per il quale ci eravamo già prodigati per il supporto fattivo con: l’Archivio Sonoro di Stato della Regione Campania; il dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli; il dipartimento di Antropologia Culturale dell’Università di Salerno. A questi preliminari accordi va aggiunto anche lo scambio culturale avviato con la “Fondazione Festa dei Gigli” della città di Nola, che lo scorso mese di giugno ci ha ospitato assieme ad una folta e rappresentativa paranza paganese all’interno di “Giugno Nolano”, rassegna di eventi che conduce alla millenaria Festa dei Gigli.
Oggi, dopo un primo incontro con l’amministrazione a Palazzo San Carlo ed a seguito della delibera di giunta numero 98 dello scorso 23 luglio, dobbiamo purtroppo constatare che non esiste la condivisione di tale obiettivo.
Con la speranza che il lume della ragione possa tornare ad illuminare le menti dei nostri amministratori, ci auguriamo che già quest’anno possa essere definitivamente avviato nei locali individuati il necessario museo comunale permanente di storia e tradizioni popolari paganesi.
Pertanto, richiediamo un nuovo incontro al sindaco Alberico Gambino, al vice sindaco Anna Rosa Sessa ed all’assessore al ramo Gerardo Torre per discutere del progetto museale e della sua collocazione negli spazi dell’ex edicola di Palazzo San Carlo.