Francesco Aiello, La memoria del gusto (Storia e ricette dell’Osteria Lo Stuzzichino di Sant’Agata sui due Golfi), Edizioni dell’Ippogrifo, Sarno 2018, € 18,00.
Non tutti i compleanni sono uguali. Ce ne sono alcuni che rimangono indelebili nel cuore di chi li vive e diventano eterni.
Ne sa qualcosa Mimmo De Gregorio, patron dell’osteria “Lo Stuzzichino” a Sant’Agata sui due Golfi. Questo luogo del cuore ha soffiato 29 candeline. Festeggiamenti alla grande per l’ultimo compleanno. “La memoria del gusto”, il libro di Francesco Aiello, edito dalle Edizioni dell’Ippogrifo, è stato il regalo più bello che la famiglia De Gregorio potesse aspettarsi.
La storia incomincia nel 1985 con papà Paolo e mamma Filomena che si dedicano ai piatti di lunga tradizione sia di terra che di mare. Oggi è passato qualche decennio. I capostipiti sono ancora in cucina mentre Mimmo e la moglie Dora si occupano della sala.
“Perché non esiste luogo di ristorazione di qualità se non c’è un tessuto produttivo locale di qualità. Da questo punto di vista Lo Stuzzichino è un esempio lampante di collaborazione fruttuosa e feconda”, così scrive Carlo Petrini nella “Prefazione”.
La famiglia De Gregorio è la testimonianza di un sentimento alimentato di anno in anno e mai trascurato all’insegna del cibo buono, pulito e giusto così come detta “Slow Food”. Questo il segreto per costruire un rapporto virtuoso tra le pietanze preparate e i produttori locali che sono sempre gli stessi da anni e rappresentano una rassicurazione per chi sceglie questo posto suggestivo.
“La memoria del gusto” si presenta in un formato elegante. All’interno le parole e le immagini di Andrea Di Lorenzo e Valerio Gargiulo conquistano il lettore che si sente parte integrante di un viaggio che lo conduce in uno dei luoghi più belli d’Italia, ubicato a pochi metri dal bistellato Don Alfonso 1890, il ristorante della famiglia Iaccarino.
Dal canto suo, Francesco Aiello, con la sua sapienza giornalistica, è riuscito in circa centocinquanta pagine a delineare la fisionomia di una famiglia che ha scelto di rimanere e portare avanti la propria filosofia gastronomica.
Nel volume non mancano infatti le ricette storiche dell’osteria e l’indirizzario dei produttori di fiducia.
Come scrivo spesso, bisogna sempre fidarsi di chi non ha paura di dichiarare le proprie preferenze. E la famiglia De Gregorio non ha esitato un attimo.