Tra maggio e giugno ho dato un calcio alla pigrizia e ho partecipato a tre eventi: “Birra in Villa”, “Le strade della Mozzarella”, “Festa a Vico”. Finora non sono riuscita a raccontarli adeguatamente. Come insegna il vecchio adagio, non è mai troppo tardi. Seguirò un ordine rigorosamente cronologico.
Di “Birra in Villa” 2018, svoltosi dal 12 al 14 maggio scorsi, presso la splendida Villa Calvanese in Castel San Giorgio ho già parlato. Ho evidenziato l’importanza del ritorno dopo un anno sabbatico e dei cooking show che hanno dato lustro ulteriore alla manifestazione.
Non ho avuto tempo di scrivere di ciò che più ha riscosso il successo del pubblico.
Fiore all’occhiello della manifestazione di quest’anno Luciano e Nando Bifulco, i due fratelli, figli del Vesuuvio, rispettivamente patron di “Braceria Bifulco” e “Bifburger”. Un ingresso fortemente voluto da Carmine Capuano, il presidente dell’Associazione “Amici di Villa Calvanese”, il cui obiettivo era quello di lasciare ancora una volta il segno.
Come ci è riuscito? Semplice. Quando nelle cose c’è veramente cuore come fanno Carmine e, scusate l’autocitazione, Nunzia si riesce a realizzare ciò che si persegue se l’interlocutore non è un mercenario, ma una persona appassionata.
Per la prima volta a “Birra in Villa” anche l’area food gluten free. Protagonista d’eccellenza dei tre giorni il laboratorio artigianale di Nocera Inferiore “Il mondo senza glutine” con Francesco Fezza, Antonio Pepe e Alfonso Sabatino coinvolti in prima persona.
Il “cuoppo fritto” pensato per l’occasione è stato sold out in tutte e tre le serate. Una scelta azzeccatissima per una preparazione da street food che ha conquistato i palati di tutti e non solo degli intolleranti al glutine.
Una conferma, come al solito, il panino con la braciola di capra di Mafalda Amabile e Gerardo Figliolia dell’osteria “La Pignata” di Bracigliano, sempre in prima linea quando c’è da difendere e promuovere il territorio. Gli “OstiNati” si sono esibiti il sabato e la domenica.
Serata diversa quella del lunedì dedicata esclusivamente ai cuochi e ai pizzaioli dell’Alleanza Slow Food.
Degno di nota l’arancino al nero di seppia di Aniello Falanga, patron del Ristorante Pizzeria “Haccademia” in Terzigno, un maestro pizzaiolo che si distingue per la profonda educazione in un mondo dove si urla troppa.
Originale e da evidenziare il “Birramisù”, il tiramisù alla birra, la nuova creazione dell’instancabile Sebastiano Donnarumma, il pastry chef che una ne pensa e cento ne fa.
Sebastiano, pacato, serio, riflessivo, ama comunicare attraverso le sue creazioni.
Adesso basta. È tempo di pensare alla prossima edizione!