Non tutti possono essere un personal chef. Finora ne ho incontrato solo uno.
Sto parlando di Philly D’Uva, la donna che riesce a trasformare la tua casa in un ristorante. La sua fama è ormai arrivata Oltreoceano. Tra qualche mese “Philly’s Personal Chef” incomincerà un’avventura negli Stati Uniti. Nel frattempo continua a impegnarsi per il suo territorio. Con il marito Nicola Attianese forma una coppia vincente.
Lo scorso sabato sera, sono stati i protagonisti di “Tarallucci e vino”, l’AperiSpettacolo di “Scenari pagani” in collaborazione con “Ritratti di Territorio” di Nunzia Gargano.
Questa ragazza che ha superato i 40 anni ha ancora lo sguardo entusiasta di chi è pronto a rincorrere e realizzare i suoi sogni.
La sua forza è rappresentata sicuramente dalle sue quattro figlie: piccole donne con un’età che oscilla tra i 6 e 18 anni. Sono loro forse la chiave di volta della sua grande creatività che le permette di sperimentare e reinterpretare piatti tipici della zona natìa.
Come al solito, il 18 febbraio scorso ha conquistato tutti facendo parlare di sé. Gusti semplici e insostituibili come la frittatina di ceci con pomodori secchi su una salsa al limone, gli gnocchi fritti e la cheesecake alla marmellata di fichi e rosmarino.
Così i tarallucci del “Panificio Malafronte” di Gragnano e il vino dell’azienda vinicola Santacosta del winemaker
Giuseppe Pagano sono stati ulteriormente valorizzati dalle chicche di Philly dalle mani magiche.
La sua dote: riuscire a trasformare i prodotti della terra in opere d’arte.
Soddisfatto come al solito il pubblico giunto per assistere allo spettacolo della compagnia Amendola/Malorni “L’uomo nel diluvio”.