Sarò fuori moda, ma credo ancora che l’educazione, le buone maniere continuino a fare la differenza. Anche nel villaggio globale. Anche tra i giovani. Anche nell’enogastronomia.
Allora può capitare che un amico ti chieda di essere presente per affetto, per stima, per condivisione durante un servizio televisivo dedicato a lui e all’azienda di famiglia. Cosa fai? Non puoi dire di no perché tra tanti, e ce ne sono davvero tanti e di diverse tonalità, ha scelto te.
Accetti. Chiedi conferma del giorno e dell’ora. Stringi i denti. Come farai?
Il giovedì hai cinque ore a scuola. L’unica possibilità è chiedere due ore di permesso dal lavoro.
Ci provi. Ci riesci.
Alle 10.50 arrivi. Con Maria Pepe, la giornalista di moda innamorata del territorio.
La troupe è pronta per le riprese. Manca qualche istante. Paolo Amato, l’amico a cui alludevo prima, è in splendida forma, pronto per dare il massimo per “Ricette all’italiana”, il programma di “Rete 4”. Il mastro casaro del famoso “Caseificio Aurora” intervistato da Michela Coppa illustra i suoi progetti e la sua passione che l’ha portato a sperimentare nuove combinazioni latteo-casearie.
C’è Mariana Silvana Dedu con il suo obiettivo discreto, ma che non si fa sfuggire mai nulla.
C’è anche Lorenzo Montoro, lo chef sarnese dell’osteria “Al Paese” con Lavorate e il mondo contadino nel cuore.
Così una giornata autunnale si illumina di un sole nuovo e ti ricorda che il mondo dell’enogastronomia è pieno di affetto.