di Maria Pepe
Orecchini con appoggio fisso, rigidi, lunghi, a forma irregolare leggermente curva nella parte centrale, quasi a riproduzione di un movimento ondulatorio, esattamente quello di un sinuoso serpente, completamente in pietra, ametista per l’esattezza. Varie tonalità violacee strizzano l’occhio alle luci del giorno e della notte creando riflessi ammalianti. Essenziali, ma catalizzanti, diventano fulcro portante dell’outfit a cui si accompagnano, esattamente come la ricetta da cui nascono, la “‘Mpupata”.
Melanzane in barattolo conservate sotto aceto rosso con origano, aglio e peperoncino che rigorosamente vanno aggiunti di tanto in tanto. Una ricetta che trae origine dalla tradizione popolare di matrice orale, protrattasi fino ai giorni nostri da madre in figlia come un tesoro prezioso, fin quando nell’ormai lontano, ma non lontanissimo, luglio 2011, Caterina Pepe, la matriarca delle: “donne che hanno trasformato la passione per la cucina in linguaggio d’amore” ha messo su carta questo, e non solo, patrimonio identitario attraverso “Le Ricette dell’Agro Nocerino-Sarnese” ricettario con l’animo da romanzo di Nunzia Gargano.
Pendenti sfavillanti che conferiscono ad ogni donna che l’indossa lo splendente luccichio dell’identità.