di Maria Pepe
Garza, shantung, filati di canapa colorati, materiali che ben si prestano all’elemento etnico, all’elemento Maya nello specifico. Alle origini del cioccolato… passando per la sua evoluzione, sino a giungere ai nostri tempi… Tempi in cui una “maglia collana” di garza, a corpo, dalle maniche tre quarti, dal collo stretto e dal taglio rotondo, completamente, nonostante il nero, trasparente, con una sovrapposizione tessuto su tessuto di innumerevoli giri di “perle di canapa” in un ‘alternanza di colori dal nero al marrone ambrato del cioccolato, con punte di rosso e bianco a fare da anello congiungente. Dalla bordatura del collo sino all’addome, che coprono con assoluta maestria il décolleté, in un gioco architettonico del vedo e non vedo, trova il suo completamento in una gonna, di shantung, da gitana del già citato marrone ambrato, ampia, dal vertiginoso spacco inguinale fatta di balze lisce e larghe con lo stesso leggero movimento morbido del punto vita, che permette l’uniformarsi del sopra e del sotto.
Maglia e gonna si uniscono, dando vita ad un completo che sembra un abito di gala, eleganza, imponenza, intrigo, nel bozzetto fatto di trame d’intreccio di Vincenzo Del Sorbo, chef del ristorante “Pompeo Magno”. Le sue tagliatelle al cacao, con porcini, gallinella e scagliette di pecorino romano, si vestono e svestono per la gran soirée, lo fanno con leggerezza, estro ed assoluta quanto meravigliosa “unconventional elegance”.