Ogni volta che varchi la soglia della “Galleria” di Giulio Coppola a Gragnano incominci un viaggio gustoso costellato di emozioni e sentimenti puri. Se a ciò aggiungi anche commensali d’eccezione, l’esperienza diventa ancora più interessante.
E così qualche settimana fa, ho deciso di organizzare io una sorpresa a questo giovane chef che tanto ama il suo paese.
Ospite d’onore di una tranquilla serata di febbraio è stato il mio caro amico Alfonso Pepe. Avete capito bene, l’autore del panettone più buono d’Italia che, insieme alla moglie Teresa
invitata nello scorso dicembre con un video messaggio proprio inviato da Giulio, è riuscito a incontrarsi con questo ragazzo virtuoso. Non poteva esserci momento migliore, fuori dallo stress da panettone e prima di quello da colomba.
Senza mezzi termini, è passata una serata tra amici con una reciproca simpatia scattata subito tra i due maestri.
Giulio per onorare tutti noi ci ha servito l’intero nuovo menu. Come al solito, non delude mai le aspettative. D’altronde si ha profondo rispetto per i prodotti e le sue potenzialità non può essere altrimenti. Sono pochi al momento, infatti, gli chef capaci di far riconoscere al palato tutti gli ingredienti presenti in un piatto. E uno di quelli è il patron della “Galleria”.
Una sfilata impeccabile di preziose opere d’arte durante la quale non sbaglia un colpo. A partire dall’aperitivo, dove inizialmente è protagonista la piccola friggitoria (maccheroncello di pasta e patate, le frittelle di alghe, i calzoncelli di scarola, il crocchè di patate),
seguita da un tris golosissimo (cannarone fritto con ricotta e pomodoro,
bruschetta di lardo di colonnata
e al burro e alici).
Si passa poi allo stuzzichino, aperto dalla pasta e ceci con ristretto di polpo.
La sinfonia gustosa si amplifica con lo scagliuozzo di polenta con seppia e carciofi,
la mozzarella in carrozza alla salsa di acciughe,
il prosciutto cotto di coniglio con salsa di polpo, bottarga e sedano,
il bruschettone con ricotta, broccoli e cicoli.
A questo punto si passa ai primi. I rigatoni con astice alla catalana
sono veramente eccezionali come anche i vermicelli aglio, olio, baccalà e germogli di rucola
e il risotto con zucca, salsiccia e salsa al formaggio.
Sembra ancora poco? Tranquilli ci sono anche i secondi: il baccalà arrecanato
e la guancia con crema di latte, papaccelle e olive.
Non saltiamo neanche la frutta con il kiwi in spuma di yogurt.
Dulcis in fundo, “come se fosse una pastiera”, reinterpretazione del dolce tipico pasquale;
la piccola pasticceria con frolle, cornetti e pasticcetti
e la mousse al cioccolato in due versioni.
Dopo un’accoglienza del genere non ci sono più parole. Quello che rimarrà impresso nella mente di ognuno è la nascita di un’amicizia tra due eccellenti artigiani che nonostante il successo continuano ancora a mettersi in discussione per migliorare sempre di più.
L’affetto di Giulio e Camilla valicano tutte le convenzioni e confermano l’idea secondo la quale senza amore e passione per quello che si fa non si arriva da nessuna parte.