Piacevano molto agli Dei gli scauratielli, ecco perchè i Greci si preoccupavano di non farli mai mancare in una notte magica come quella della Vigilia di Natale. Una tradizione che si è radicata a tal punto tanto che, ancora oggi, questi dolcetti mielosi rappresentano sia il dono che la festa.
Ed ecco perchè è buona norma che tutti i cilentani appassionati e gourmet li sappiano preparare come la tradizione insegna. Dolcetto simbolo, come un piccolo fil rouge lo scauratiello mantiene fermo il legame che il Cilento conserva con le sue antiche radici culinarie.
Ancora oggi vengono realizzati sia nella forma Alfa che nella forma Omega, la prima e l’ultima lettera, l’inizio e la fine, a rappresentare la chiusura del ciclo naturale che i Greci facevano ricadere proprio nella notte di Natale.Ragioni più che valide per comprendere il perchè da StoriediPane il prossimo laboratorio – gratuito e rivolto al pubblico – sarà incentrato sui dolci della tradizione partendo proprio dagli scauratielli e facendo un percorso tra preparati ed ingredienti diversi in cui i prodotti di qualità restano l’elemento di base.
A parlarci della materia prima, dei particolari nella lavorazione dell’impasto ed infine a mostrare la realizzazione degli scauratielli sarà la signora Giovanna Carbone dello staff StoriediPane, che curerà la prima parte del laboratorio in programma sabato 13 febbraio 2016 – alle ore 17- nella grande struttura di Via Angelo Rubino.
Anella Santoro, altro importante membro dello staff, curerà la seconda parte con una sorpresa per i partecipanti.
Non mancherà la presenza di un talentuoso apicoltore cilentano, Francescantonio Cavalieri dell’Azienda Apicoltura Cavalieri di Roccagloriosa (SA), il quale racconterà curiosità ed aneddoti su un prodotto unico come il miele.
I presenti saranno coinvolti in un percorso degustativo per farne apprezzare il profumo, il gusto e farne scoprire il corretto uso in cucina anche per gli abbinamenti col dolce e col salato. Si potranno assaggiare i mieli: millefiori, castagno, melata, agrumi ed erica.
Realizzato dalle api, arriva sulle nostre tavole così come lo hanno lavorato questi animali laboriosi, senza subire modifiche. Per millenni ha rappresentato l’unico alimento zuccherino concentrato ed è stato dunque alleato di qualsiasi forma di dolce del passato.
Il “cibo degli Dei”, così è stato definito il miele, ha proprietà antibiotiche, sedative della tosse, antinfiammatorie e risulta prezioso anche per la cura diretta dell’acne.
Gli appuntamenti con i laboratori di StoriediPane proseguiranno venerdì 4 marzo con un pomeriggio dedicato ai formaggi cilentani, tra cui il noto cacioricotta di capra.
Tutti i laboratori sono liberi e gratuiti.
Ecco in anteprima la ricetta di Giovanna Carbone, pilastro e memoria storica dello store StoriediPane:
SCAURATIELLI
Ingredienti:
1,5 l d’acqua
500 gr. Farina tipo 1
500 gr. Farina di semola rimacinata
20 gr. Sale
20 gr. Zucchero
1 bicchiere di vino bianco
bucce intere di agrumi vari (arance, mandarini, limoni, ecc)
1 rametto di rosmarino
2 uova intere
Preparazione:
Versare nella pentola l’acqua, il bicchiere di vino bianco, il sale e lo zucchero. Mettere sul fuoco a fiamma viva, aggiungendo subito il rosmarino e le bucce degli agrumi. Portare ad ebollizione e lasciare cuocere il tutto per 10 minuti poi togliere la pentola dal fuoco ed eliminare con un colino gli agrumi ed il rametto di rosmarino.
Aggiungere la farina tutta insieme mescolando con un cucchiaio di legno fino a farla assorbire tutta e rimettere poi la pentola sul fuoco a fiamma bassa per altri 10 minuti mescolando con attenzione e aggiungendo una goccia d’olio extra vergine d’oliva.
Controllare la pasta prendendone un pizzico tra le dita e quando non risulta più appiccicosa allora è cotta. Togliere la pentola dal fuoco e versare l’impasto su un piano di lavoro precedentemente unto con dell’olio d’oliva.
A questo punto l’impasto va lavorato battendolo con il taglio della mano per eliminare eventuali grumi. Lasciare raffreddare poi aprire l’impasto ed includere le due uova per poi rimpastare il tutto, lavorando fino a farlo diventare un panetto.
Alla fine procedere tagliando delle strisce da lavorare per dargli la tipica forma di “infinito” e poi friggerli in olio d’oliva ben caldo per pochi minuti, giusto il tempo che si formi il colore dorato.
Servire con miele ed un rametto di rosmarino.
STORIE DI PANE.
“Storie di Pane” è uno store del gusto di nuova concezione. Nella struttura di 600 metri quadri in Via Angelo Rubino coesistono come in una perfetta orchestra il panificio, una zona adibita alla ristorazione, il bar, la rosticceria, una bottega dove poter far la spesa ed un’enoteca.
Il cuore è rappresentato dal forno a legna a vista realizzato dal maestro Stefano Ferrara, accanto a quello elettrico. Un laboratorio per un esperto panificatore qual’è oggi Paolo De Simone, dove la ricerca si spinge ancor di più e si sposa col desiderio di dare man forte ai prodotti autoctoni di qualità. Ecco che accanto ai pani ed ai lievitati, fanno capolino anche prodotti difficili da trovare come i fagioli di Gorga, i cicci maritati di Stio e la soppressata di Gioi Cilento, solo per citarne alcuni.
L’obiettivo resta quello di creare una filiera virtuosa tra i piccoli produttori locali e dar vita ad un mercato locale.
Sugli scaffali si possono trovare poi le specialità da tutto il mondo, con un’attenzione particolare al cibo biologico e alle intolleranze alimentari.
ORARI. StoriediPane è aperto dalle 7:30 fino alle 21 (dalla colazione fino all’aperitivo, passando per il pranzo e chiudendo con la cena d’asporto) dal lunedì al sabato e la domenica dalle 7:30 alle 14:30.
Oltre alla sede di Vallo della Lucania è possibile trovare gli stessi prodotti in quella di Capaccio, sita in Via Magna Graecia.
Storie di Pane
Via Angelo Rubino 1 – Vallo della Lucania (SA)
0974 .187 0716
Via Magna Graecia – Capaccio Paestum (SA)
0828.199289
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