Dal luglio 2011, data di uscita del mio libro “Le ricette dell’Agro Nocerino-Sarnese”, la mia vita è stata investita da una nuova rivoluzione copernicana.
Da quattro anni, mi sono ritrovata catapultata in un mondo senza il quale oggi non riuscirei a vivere.
Non per la mia golosità, ma per il patrimonio emozionale e umano con cui quotidianamente mi confronto.
Chi mi conosce sa che non amo le moine e i toni smielati, ma quando mi confronto con persone cariche di umanità che raccontano dei loro prodotti con gli occhi lucidi di orgoglio e umiltà, sono veramente felice.
Lo stesso è accaduto per il mio primo incontro con Roberto Mennella, uno dei fratelli dell’omonima famiglia pasticciera di Torre del Greco.
Complice l’iperattivo Luciano Bifulco, mio amico fraterno, l’ho incontrato in una calda serata di luglio in braceria e l’ho conosciuto meglio attraverso i gusti dei suoi gelati che al palato rivelano subito la loro essenza. Le gelaterie Mennella, ovvero “Il Gelato Mennella”, così come informa l’insegna, si distinguono per la reale lavorazione artigianale dei propri prodotti. Solo latte di prima qualità, no a conservanti, grassi idrogenati e addensanti industriali.
In realtà, avevo già avuto modo di imbattermi nella fama di questa famiglia di artigiani che ha scelto la strada della pasticceria tradizionale napoletana e campana senza curarsi delle mode che durano il tempo di una stagione.
Infatti, il maestro Vincenzo Mennella è un uomo trasparente e chiaro come i messaggi che affida alle sue produzioni. Si lavora tutti insieme per mantenere fede al proprio nome abbinato all’alta qualità degli ingredienti selezionati. Sì, per loro l’armonia familiare viene prima di tutto e bisogna lavorare tutti insieme per perseguire lo stesso obiettivo. Oltre a Vincenzo e Roberto, c’è un altro fratello, Antonio, a cui spetta il compito di curare il reparto amministrativo-contabile. Uno per tutti, tutti per uno: è questo l’inno del trio Mennella!!!
Pizza di grano, babà con crema e fragoline di bosco, cassata siciliana, bignè con diverse farciture, dolci da passeggio, sono alcuni dei manufatti più apprezzati.
In questa continua attenzione ai sapori puri, non potevano mancare per le festività natalizie – che termineranno ufficialmente il prossimo 6 gennaio, giorno dell’Epifania – i panettoni artigianali che meritano di essere “provati” e degustati con un occhio attento agli ingredienti utilizzati nella farcitura.
Io ho avuto la fortuna di assaggiare quello ai frutti di bosco del Trentino
e alle albicocche del Vesuvio con glassa di nocciole di Giffoni, ma ci sono anche il tradizionale,
che non manca mai, alle castagne, al cioccolato al latte o nella versione fondente, ai fichi,
mandorlato, limoncello,
senza canditi.
Storie del genere sono la testimonianza che la strada dell’alta qualità, anche se apparentemente più difficile, premia sempre. Il nome Mennella è ormai sinonimo di bontà e sapori puri. Lo sanno bene i clienti che affollano quotidianamente le pasticcerie e le gelateria ubicate a Torre del Greco, Portici e Napoli.
Per info
www.pasticceriamennella.it