di Maria Pepe
“Non sono uno scienziato!” Così dice, a voler sottolineare la semplicità della sua cucina. Peccato che quella che lui erroneamente definisce “semplicità”, altro non è che estrema raffinatezza. Armonia, alchimia, fascino, bellezza, come perfetti ingranaggi di un corpo unico compongono piatti in cui gusto ed estetica sono un unicum.
Dice bene Aniello Somma, non è uno scienziato, è qualche cosa di più… un genio più arguto e complesso… Uno stilista. Capolavori della moda più “alta” le sue creazioni, nessuna esclusa, catturano la “passerella”, focalizzano l’attenzione, tolgono il fiato e lasciano increduli. Un’eleganza senza tempo in cui le linee del corpo tra seta e chiffon vengono strette e accarezzate con il giusto tatto. Un abito stile impero che segna il seno, tocca dolcemente, senza contenere, pancia e fianchi, allunga la figura e rende algida e sinuosa ogni tipo di donna di cui segue le curve mostrando e celando quel che serve.
Sapori retrò con punte di sparkling per il “sorbetto in flute” che arricchisce le sue bollicine con una purea di mela verde e polposi frutti di bosco, ricetta bozzetto
che ammalia sin da subito, dal forte potere visivo che trova conferma e ancor maggiore, seppur sembra impossibile, esaltazione nel gusto. Scintillio e lustro per una sobrietà che esalta e appaga tutti i sensi!
Questo articolo ha 0 commenti