Alfonso Pepe e Sal De Riso sono stati le star dell’evento “I dolci delle feste dei grandi interpreti tra tradizione e innovazione. Il Sud ospita il Nord”.
Un vero e proprio gemellaggio di prodotti e affetto, la kermesse organizzata da Antimo Caputo dell’omonimo storico mulino napoletano che si è svolta ieri sera presso il “Beluga Sky Bar” al nono piano del “Romeo Hotel” in via Cristiforo Colombo a Napoli.
Un simposio tra artisti, degustatori e giornalisti enogastronomici tutti lì per apprezzare le interpretazioni magistrali dei dolci natalizi a opera di tanti artigiani attenti soprattutto alla qualità e alla ricerca.
In realtà, è stata la “Farina Oro Lunga Lievitazione” la protagonista indiscussa del momento essendo la regina dei laboratori dei migliori chef e pasticcieri utilizzata per la preparazione di babà, panettoni e lievitati in genere.
I maestri pasticcieri del Nord sono stati accolti con tanto affetto. Luigi Biasetto, campione del mondo di pasticceria nel 1997 e il toscano Paolo Sacchetti sono stati apprezzati per i propri manufatti, caratterizzati dagli odori e i sapori dei propri territori.
A vegliare su tutti c’era l’instancabile Sabatino Sirica, presidente dell’Associazione Pasticcieri Napoletani.
Nuova luce in questo mondo è stata portata dalla beneventana Stella Ricci le cui creazioni sono apprezzate ovunque.
C’erano anche gli chef stellati a portare il proprio contribuito alla festa del Molino Caputo: Gennaro Esposito della “Torre del Saracino”; Salvatore Bianco, esecutive chef del ristorante “Il Comandante” dell’Hotel Romeo; la cuoca girovaga Rosanna Marziale del ristorante “Le Colonne” di Caserta; Pasquale Palamaro del ristorante “Indaco” del “Regina Isabella” di Lacco Ameno; Giuseppe Stanzione, chef del complesso “Le Trabe” di Paestum.
Le degustazioni sono state accompagnate dai vini delle aziende Feudi di San Gregorio, Mustilli, Felluga, Borgomolino, Bellavista e Terre da vino.
Due delegati Ais hanno illustrato al pubblico le caratteristiche del singoli vini.
Momenti come quelli di ieri si rivelano un arricchimento per il corpo e per lo spirito e soprattutto riescono a unire un paese, l’Italia, che troppo spesso si perde nella rincorsa alla logica del campanile.